lunedì 25 dicembre 2017

Mattino di Natale



Il crepitare del fuoco appena acceso, nella penombra della cucina. Il profumo di  tre mandarini e un pugno di noci ancora brune di mallo, un grappolo di uva appassita.
E poi le nuvole di fiato nella chiesa fredda e semibuia. Il vecchio organo e il coro intona l’Adeste fideles.
Mi giungeva qualche frase di mio padre, che accompagnava con la sua voce rugginosa di tabacco il canto del Natale.
         Anche quell'anno la neve si nascondeva nella cavità di un cielo limpido, la slitta ancora in soffitta tra il fieno.

2 commenti:

  1. qua di fuoco che crepita se ne sente poco, ci accontentiamo dei fuochi d'artificio.
    Auguri di buon anno a tutta la famiglia

    Gianluca

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  2. Quelli proprio non mi piacciono. Haendel nel settecento ha scritto una Musica ed era una novità spettacolare assoluta. Ma ai nostri giorni i Fuochi sono delle "onorevoli cazzate" Detto questo ti abbraccio e ti faccio tantissimi auguri a te e alla tua ragazza. Ho guardato le tue foto. Bellissime, ostinatamente in bianco e nero.

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