lunedì 25 dicembre 2017

Mattino di Natale



Il crepitare del fuoco appena acceso, nella penombra della cucina. Il profumo di  tre mandarini e un pugno di noci ancora brune di mallo, un grappolo di uva appassita.
E poi le nuvole di fiato nella chiesa fredda e semibuia. Il vecchio organo e il coro intona l’Adeste fideles.
Mi giungeva qualche frase di mio padre, che accompagnava con la sua voce rugginosa di tabacco il canto del Natale.
         Anche quell'anno la neve si nascondeva nella cavità di un cielo limpido, la slitta ancora in soffitta tra il fieno.