giovedì 7 gennaio 2016

Passato per caso accanto alla morte





           Un sudore gelido, un dolore lancinante al petto. Forse si è accorto con stupore che la morte era seduta al suo fianco, nella cabina del grande camion, il volto nascosto da un cappuccio nero. Ha cercato invano di guardarla  negli occhi mentre lei con la mano gli faceva un cenno imperioso di arrestare la corsa del pesante mezzo.
            Ora nel traffico improvvisamente fermo, l’autoarticolato è immobile di fianco alla strada come un mostro inanimato, arenato nell’ampio fossato. Lui reclinato sul volante. Nessun sconquasso di lamiere, nessun altro veicolo coinvolto, nonostante la strada stretta e il traffico intenso.
            Natale gira già nell'aria tersa e senza neve. Tutti hanno la solita fretta indifferente. Di ritorno da una bella giornata trascorsa in montagna attendo e guardo il calcare grigio striato di sfumature blu dei Colodri.* Le montagne della val del Sarca, intarsiate dal verde bottiglia della macchia mediterranea, si allungano prospetticamente verso nord.
            Con la macchina in lenta colonna  assisto all'epica di un duello mortale. Di fianco alle enormi ruote dell’autoarticolato, il corpo del pover'uomo ora è disteso sull'erba, nudo fino alla cintola nel freddo della sera. Sussulta inanimato sotto i colpi violenti del defibrillatore. Una giovane dottoressa stantuffa implacabile, con incredibile violenza sul torace dell’uomo. Un vigore impensabile in una donna all'apparenza minuta, che non vuole arrendersi, cercando con le ultime forze di strappare quella vita alla morte.**
            La vita però pare ormai ridotta a un brandello, un’ombra imprecisa, incerta che sembra volersi staccare dal corpo disteso. Di lato ai medici chini sull'uomo morente, una strana figura che indossa un elegante piumino nero, il volto nascosto dal cappuccio gonfio della fredda brezza serale. Con un brivido di gelo ho avuto la certezza di esser passato accanto alla morte, che in disparte attendeva paziente. (23/12/2015).



* I Colodri con il Castello dominano il paese di Arco.

** Il giorno successivo ho appreso dai giornali che l'uomo non è sopravvissuto all'infarto. Prima però era riuscito in uno sforzo generoso a parcheggiare il pesante mezzo in un fossato a fianco della strada senza danno alcuno.